Ecumenismo e dialogo interreligioso
Programma
1) La condizione del religioso nel tempo del postmoderno, del pluralismo e della pandemia globale
2) Le fonti bibliche e patristiche
3) I rapporti fra la Chiesa e le religioni lungo la storia
4) Il concilio Vaticano II: la dichiarazione “Nostra aetate”
5) Il dialogo ecumenico: le origini
6) Il decreto conciliare “Unitatis redintegratio”
7) Il dialogo nel postconcilio
8) Il dialogo per papa Francesco: “camminare insieme”, in vista di una fratellanza umana e di una convivenza comune
9) Il dialogo oggi, nel tempo del pluralismo religioso, del cristianesimo globale e della pandemia
Obiettivo
La teologia del dialogo interreligioso e dell’ecumenismo, discipline ben radicate nella parola biblica, fortemente interdisciplinari ma ancora giovani nell’ottica della chiesa cattolica, sono chiamata a ripensare il proprio paradigma alla luce delle attuali, rapidissime trasformazioni antropologiche, sociali e culturali. Il corso ne presenterà lo status quaestionis, a partire dai dati scritturistici e patristici e dai principali modelli storico-ecclesiali, per giungere al loro radicale ripensamento conciliare (con la dichiarazione Nostra aetate e il decreto Unitatis redintegratio) e alle sfide odierne, dal pluralismo religioso all’ipotesi del cosiddetto scontro di civiltà. Sta di fatto che l’accelerazione vistosa del processo di pluralizzazione dei riferimenti religiosi in Europa, e segnatamente in Italia, sta mettendo in gioco la necessità di rivedere, da parte delle diverse fedi religiose, le rispettive autocomprensioni (operazione tutt’altro che semplice). Perché se “l’ateismo ha potuto essere l’orizzonte in funzione del quale la teologia della seconda metà del secolo XX reinterpretava le grandi verità della fede cristiana, (…) il pluralismo religioso tende a diventare l’orizzonte della teologia del XXI secolo” (C. Geffré). Chiuderemo con uno sguardo sulla lettura offerta al riguardo, necessariamente in progress, da papa Francesco, in particolare nell’esortazione postsinodale Evangelii gaudium e nel Documento di Abu Dhabi.
Avvertenze
Bibliografia
* Concilio Vaticano II, Unitatis redintegratio e Nostra aetate (qualsiasi edizione)
COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, Il cristianesimo e le religioni, in “La Civiltà Cattolica” 148 (1997) I, pp. 146 - 183 (o qualsiasi altra edizione)
J. DUPUIS, Verso una teologia cristiana del pluralismo religioso, Queriniana, Brescia 1997
* B. SALVARANI, Il dialogo è finito? Ripensare la Chiesa nel tempo del pluralismo e del cristianesimo globale, EDB, Bologna 2012²
PAPA FRANCESCO, Evangelii gaudium, 2013 (qualsiasi edizione)
P. JENKINS, Chiesa globale. La nuova mappa, EMI, Bologna 2014
* B. SALVARANI, Non possiamo non dirci ecumenici, Gabrielli Editori, San Pietro in Cariano (Vr) 2014
B. SALVARANI, De Judaeis. Piccola teologia cristiana d’Israele, Gabrielli Editori, San Pietro in Cariano (Vr) 2015
PAPA FRANCESCO, Il dialogo come stile, a cura di B. Salvarani, EDB, Bologna 2016
P. BERGER, I molti altari della modernità, EMI, Bologna 2017
* M. DAL CORSO – B. SALVARANI, “Molte volte e in diversi modi”. Manuale di dialogo interreligioso, Cittadella, Assisi 2018² PAPA FRANCESCO – AHMAD AL-TAYYEB, Documento sulla Fratellanza Umana per la pace mondiale e la convivenza comune, Paoline, Milano 2019
M. DAL CORSO – B. SALVARANI, “Ho parlato chiaramente al mondo”. Per una teologia pubblica ecumenica, Cittadella, Assisi 2020
C.M. MARTINI, Fratelli e sorelle. Ebrei, cristiani e musulmani, Bompiani, Milano 2020
NB I testi con l’asterisco sono da studiare integralmente in vista dell’esame